giovedì 23 maggio 2013

"Dichiarazione di Consapevolezza"

http://io9.com/5937356/prominent-scientists-sign-declaration-that-animals-have-conscious-awareness-just-like-us


Un gruppo di signori, scienziati cognitivi, neurofarmacologi, neurofisiologi, neuroanatomisti e neuroscienziati computazionali, hanno firmato la Declaration of Consciousness, tra questi Christof Koch, David Edelman, Edward Boyden, Philip Low, Irene Pepperberg con la presenza di Stephen Hawkins.
I passaggi delle osservazioni descritte nella dichiarazione:

• Il campo della ricerca sulla coscienza è in rapida evoluzione. Sono state sviluppate abbondanti nuove tecniche e strategie di ricerca sugli animali umani e non-umani. Di conseguenza, si sta rendendo sempre più facilmente disponibile una maggiore quantità di dati, e ciò richiede una rivalutazione periodica dei preconcetti precedentemente detenuti in questo settore. Studi di animali non-umani hanno dimostrato che omologhi circuiti cerebrali correlati all'esperienza cosciente e alla percezione possono essere selettivamente facilitati e interrotti per valutare se sono in realtà necessari a tali esperienze. Inoltre, negli esseri umani, sono facilmente disponibili nuove tecniche non invasive per rilevare i termini di correlazione della coscienza.

• I substrati neurali delle emozioni sembrano non essere limitati alle strutture corticali. In realtà, le reti neurali subcorticali stimolate durante gli stati affettivi negli esseri umani sono di cruciale importanza per la generazione di comportamenti emotivi anche negli animali. La stimolazione artificiale delle stesse regioni cerebrali genera un comportamento corrispondente e stati emotivi sia negli umani sia negli animali non-umani. Ovunque nel cervello in animali non-umani uno evochi comportamenti emotivi istintivi, molti dei comportamenti che ne derivano sono coerenti con stati emotivi sperimentati, compresi gli stati interni del premiare e del punire. Una stimolazione cerebrale profonda di questi sistemi negli umani può generare stati affettivi simili. I sistemi connessi con l’affetto sono concentrati nelle regioni subcorticali dove abbondano omologie neurali. I giovani animali umani e non umani senza neocorteccia conservano queste funzioni cervello-mente. Inoltre, i circuiti neurali che sostengono gli stati comportamentali/elettrofisiologici dell’attenzione, del sonno e del processo decisionale sembrano essere comparsi nella fase iniziale dell’evoluzione così come la radiazione degli invertebrati, evidente negli insetti e nei molluschi cefalopodi (ad esempio, il polpo).


• Gli uccelli sembrano offrire, nel loro comportamento, nella loro neurofisiologia e nella loro neuroanatomia, un caso eclatante di evoluzione parallela della coscienza. La prova dei livelli di coscienza analoghi a quelli umani è stata osservata in modo più evidente nei pappagalli africani grigi. Reti emotive mammifere e aviarie e microcircuiti cognitivi sembrano essere di gran lunga più omologhi di quanto si pensasse in precedenza. Inoltre, si è scoperto che alcune specie di uccelli mostrano modelli neurali del sonno simili a quelli dei mammiferi, incluso il sonno REM e, come dimostrato nel diamante mandarino, modelli neurofisiologici che precedentemente si pensava richiedessero una neocorteccia mammifera.
In particolare le gazze hanno dimostrato presentare eclatanti analogie con umani, grandi scimmie, delfini e elefanti in studi di auto-riconoscimento allo specchio.

• Negli esseri umani, l'effetto di certi allucinogeni sembra essere associato ad una interruzione del processo corticale di tipo feedforward e feedback. Interventi farmacologici in animali non-umani con preparati noti per influenzare il comportamento cosciente negli esseri umani possono portare a turbamenti nel comportamento simili negli animali non-umani. Negli esseri umani, ci sono prove che indicano che la coscienza è correlata all'attività corticale, che tuttavia non esclude un possibile contributo del processo di elaborazione subcorticale o pre-corticale, come nella consapevolezza visiva. La dimostrazione che le emozioni negli uomini e negli animali derivano da reti cerebrali subcorticali omologhe fornisce la prova convincente della condivisione a livello evolutivo dei qualia (aspetti qualitativi delle esperienze coscienti) delle emozioni e affetti primari.

(traduzione a cura della redazione di coscienza.org - Erica Dellago)

Che dire a questo punto? Si può pensare di "costruire" o "definire" un comportamento considerando solo l'associazione con antecedenti e conseguenze suggerito dalla visione ambientalista dei behavioristi? Se il comportamento fosse solo un frutto associativo, tra esso stesso e la conseguenza che segue, l'animale non avrebbe molto margine decisionale, la motivazione dipenderebbe in tutto e per tutto dall'ambiente esterno mentre finalmente la Scienza dice che le emozioni e le elaborazioni mentali influenzano il comportamento. La scienza quindi non dice che la motivazione deriva solo dai rinforzi o dalle punizioni, ma anche dagli "effetti speciali interni" perchè emozionarsi, pensare, elaborare (caratteristica proprio degli animali umani e non-umani) è davvero un effetto speciale!!! 
Smettiamo di essere dispensatori di premi e "good boy", mettiamo in connessione emozioni e pensieri e gli animali della nostra vita entreranno davvero in relazione con noi!

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